Un nuovo ed ulteriore riconoscimento di validità delle capacità e delle competenze per la Fondazione, la quale ha partecipato, in qualità di consulente, alla elaborazione di due progetti di Ricerca e Sviluppo Sperimentale presentati da due distinte Associazioni Temporanee di Scopo (ATS) in risposta al Bando “Aerospazio e Sicurezza” della Regione Lazio.
Ambedue i progetti traggono origine dalle considerazioni di seguito esposte.
La disponibilità e diffusione di UAV (Unmanned Air Vehicle) di tipo commerciale, comunemente denominati droni, è in forte esplosione nella società attuale, con conseguente aumento dei rischi per la sicurezza di persone ed infrastrutture, che possono essere facilmente messe a repentaglio dal contenuto trasportato da tali sistemi. In conseguenza di ciò, diventa sempre più pressante la necessità di avere a disposizione sistemi “anti-drone” dotati della capacità di rivelarne la presenza, identificarne la posizione, mettere in atto tecniche adeguate al suo abbattimento.
PROGETTO SISTEMA CONTRASTO AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO (SCAPR)
Il progetto ha l’obiettivo di realizzare il prototipo di un sistema di nuova generazione per il contrasto di aeromobili a pilotaggio remoto (SCAPR). Si prevede di conseguire il risultato finale passando attraverso il raggiungimento di obiettivi intermedi funzionalmente autonomi.
Gli APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto), possono costituire una minaccia di tipo “asimmetrico” in quanto utilizzabili per attacchi terroristici o comunque possono generare problematiche di sicurezza in caso di impiego non corretto ed autorizzato.
Il Sistema di Contrasto Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SCAPR), intende fornire una risposta a tale esigenza.
Obiettivi concreti e specifici che si intendono conseguire attraverso la realizzazione del progetto.
Con il progetto SCAPR si intendono conseguire la disponibilità di:
- a) sensori RF multifunzione riconfigurabili, integrati a formare un sistema antiSAPR innovativo;
- b) un set di algoritmi per la intercettazione di sistemi APR
- c) un programma per la pianificazione del sistema ed il dispiegamento dei sensori
Partecipanti al progetto
- LOG.IN – Servizi e Sistemi Avanzati per l’Elettronica
- ARIES Sistemi – Partner Mandante
- Università di Roma La Sapienza Dipartimento d’Informatica Ente di Ricerca.
PROGETTO NO DRONE ZONE (N.D.Z.)
A differenza dei sistemi pensati per l’intercettazione di droni con caratteristiche militari, i sistemi in commercio per la rivelazione e l’abbattimento di droni commerciali devono essere caratterizzati da costi limitati e grande facilità di dislocazione e messa in opera. Da una prima analisi di mercato, non è ben definita la reale efficacia di un vero e proprio prodotto attendibile, pertanto il progetto N.D.Z. si propone di rispondere a tale esigenza.
La modalità di operazione più diffusa consiste nella analisi dello spettro per la rivelazione del segnale scambiato fra il rice-trasmettitore del drone ed il suo radiocomando. A ciò fa seguito la decodifica dei pacchetti informativi trasmessi dal drone, che contengono le informazioni di telemetria (tipicamente il rilancio a terra della posizione GPS del drone). Tale decodifica permette di conoscere la posizione del drone e di tracciarne il moto, in modo tale da poter concentrare opportune tecniche di disturbo del segnale GPS o dei segnali di radiocomando, solo nella ristretta zona che contiene il drone stesso.
Da una prima analisi, risulta evidente che la capacità di localizzazione del drone dipende dalla disponibilità dei segnali di posizione emessi dal drone e dalla capacità di decodificarli. Essenzialmente, sistemi commerciali di questo tipo perdono una parte importante delle loro caratteristiche quando:
- I pacchetti informativi trasmessi dal drone e contenenti la posizione vengono criptati in modo da essere non decodificabili dal sistema anti-drone;
- I pacchetti informativi trasmessi dal drone e contenenti la posizione vengono intenzionalmente alterati (in modo concordato con il suo radiocomando) allo scopo di ingannare i sistemi anti-drone;
- Il drone non usa un GPS a bordo o non invia i suoi dati a terra intenzionalmente ed è pilotato da terra “a vista” o utilizzando altre metodologie di pilotaggio.
Il progetto N.D.Z. si propone di eliminare tale debolezza dei sistemi commerciali, fornendo al sistema anti-drone una capacità autonoma di localizzazione dello UAV. Le nuove tecniche di localizzazione introdotte, pur continuando a sfruttare l’emissione di segnali da parte del drone, non richiedono la capacità di decodificare la posizione trasmessa dallo UAV. Usando gli stessi segnali, tali tecniche permettono di anticipare una forte potenzialità di integrazione con i sistemi di rivelazione più diffusi, mantenendo la compattezza dei sistemi, pur aggiungendo le nuove potenzialità:
- fornire la posizione del drone quando sia impossibile basarsi sulla decodifica dei pacchetti informativi emessi dal drone,
- permettere di identificare tentativi di inganno del sistema anti-drone, in cui viene fornita una posizione intenzionalmente alterata, incrementare accuratezza ed affidabilità, quando l’informazione di posizione è decodificabile, tramite la fusione delle due modalità di localizzazione.
Quindi, l’oggetto di studio verte sul miglioramento della capacità di localizzazione di apparecchiature UAV (droni), integrando tecnologie innovative ai sistemi già in commercio.
I principali requisiti legati alla “Security” hanno necessità di risposte puntuali, immediate ed affidabili a cui un sistema integrato deve rispondere: N.D.Z. si prefigge di creare una piattaforma hardware e software in grado di rispondere in tempo reale e con più tecnologie alla minaccia.
In relazione a tale proposta progettuale si intende perseguire i seguenti obiettivi:
– Analisi dei dispositivi in commercio e identificazione dei loro punti deboli;
– Studio tecnologie di rilevamento e analisi del loro impatto ingegneristico ed economico sul progetto;
– Integrabilità delle soluzioni tecniche studiate con quelle esistenti e sviluppo nuovo sistema;
– Validazione del sistema integrato.
Il progetto N.D.Z, verrà sviluppato e realizzato con costituzione di una Associazione Temporanea di Scopo (ATS) dalla impresa MPM Telecomunication S.r.L:, operante nel settore ICT, e dalla Università “ La Sapienza” di Roma – Dipartimento di Ingegneria dell’ Informazione, Elettronica e delle Telecomunicazioni (DIET).