Dopo ormai molti anni di attività, la continuità nel tempo è un valore fondamentale dell’azione educativa e sociale, troppo spesso trascurato, siamo arrivati al punto di tracciare il bilancio 2022, di presentare questa esperienza e di metterla a disposizione di altri, evidenziando i punti di maggior successo e quelli ancora da migliorare.
Tutto questo lavoro non sarebbe stato possibile senza il contributo costante e appassionato della Fondazione Anna Maria Catalano che ha accompagnato tanti progetti permettendoci oggi di poter contare su una valutazione di impatto rigorosa e autorevole.
Esistono fortunatamente molti progetti che hanno l’obiettivo di contrastare la dispersione
scolastica. Troppo pochi, tuttavia, possono contare su una valutazione di impatto che, al di là delle opinioni e delle percezioni dei protagonisti, sia in grado di misurare gli effetti per i destinatari del lavoro fatto.
Ancora oggi, in Italia, gran parte della progettazione sociale ed educativa, sia nel mondo istituzionale che nel non profit, trascura l’esigenza della valutazione, la considera un lusso inutile o addirittura la guarda con sospetto.
La nostra esperienza ci insegna, al contrario, che una valutazione, esterna e competente, è un elemento essenziale sin dalle fasi di disegno dei progetti, e poi nelle fasi successive, in un circuito continuo di miglioramento della qualità. La valutazione diventa poi indispensabile se l’obiettivo che ci si pone è quello di portare un progetto “su scala”, ovvero si persegua un obiettivo di cambiamento più ampio.
Ed è proprio questa la nostra ambizione: contribuire, partendo da un’esperienza concreta, al rinnovamento delle metodologie e degli strumenti con cui si affronta il fenomeno della dispersione scolastica in Italia, nelle aree più deprivate.
Oggi il nostro impegno è dunque quello di diffondere i punti di forza dei progetti al di là dei confini del programma, cercando di mobilitare il maggior numero di scuole e associazioni, coinvolgendo le istituzioni ad ogni livello.
Sarà molto significativo se questo impegno verrà assunto in proprio anche da nuovi attori, modificando, integrando e arricchendo le nostre proposte per renderle un patrimonio condiviso di tante comunità locali.
È questa la sfida che abbiamo davanti, affinché l’impatto positivo che abbiamo rilevato possa estendersi ben al di là dei beneficiari dei progetti e possa coinvolgere, potenzialmente, tanti altri ragazzi che vivono le medesime condizioni di incertezza e di demotivazione.
Un ringraziamento particolare va ai donatori che hanno sostenuto e continuano a sostenere i nostri progetti, riconoscendo l’importanza di lavorare anche nelle scuole del territorio interessato.
Tutti loro hanno creduto ai loro valori prima ancora di vederne i risultati, hanno deciso di investire nel contrasto alla povertà educativa ben consapevoli della gravità di questa piaga nel nostro Paese
Fiumicino, 3 aprile 2023