I vincitori del Bando 2011 Laureati e Dottori di ricerca

La borsa di studio della sezione riservata ai Dottori di ricerca è stata assegnata al dott. Federico Vessella per l’idea progettuale “Valutazione delle caratteristiche ecologiche e delle relazioni interspecifiche in soprassuoli a Quercus ilex e Quercus suber attraverso l’indice di saturazione del suolo (TWI)”, con la seguente motivazione: “Il progetto si prefigge l’obiettivo innovativo di applicare un indice (il Topographic Wetness Index – TWI), ampiamente utilizzato in ambito idrologico, geomorfologico e pedologico, allo studio delle cenosi forestali. Integrando il TWI con immagini satellitari si approfondirà la conoscenza del legame che intercorre tra suolo, variabili climatiche ed esigenze ecologico-ambientali di specie di rilevante interesse naturalistico ed economico di ambienti termo- e meso-mediterranei”.

 

La borsa di studio della sezione riservata ai laureati è stata assegnata alla dott.ssa Rachele Venanzi per l’idea progettuale “Perfezionamento del Metodo QBS (Parisi, 2001) per lo studio della comunità dei microartropodi del suolo degli ecosistemi forestali. Casi studio: applicazione del QBS in due aree protette della Provincia di Viterbo”, con la seguente motivazione: “Il progetto propone l’utilizzo di un metodo di monitoraggio della qualità biologica del suolo (QBS), basato sull’osservazione della diversità biologica degli artropodi presente nei suoli, per descrivere la naturalità e valutare l’incidenza dell’impatto antropico sui terreni forestali ricadenti in due aree protette della Provincia di Viterbo (Riserva Naturale del Lago di Vico e Parco Regionale Marturanum). Un obiettivo interessante è quello di monitorare gli effetti dell’uso delle risorse naturali sulla qualità del suolo in aree forestali interessate da attività zootecnica o prossime alla corilicoltura; allo stesso tempo il progetto si propone di perfezionare il metodo, per favorirne una più ampia diffusione come strumento di monitoraggio ambientale. I risultati di tale progetto potranno dare un contributo interessante per la conservazione delle foreste del’Alto Lazio”.

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